Musica
delle meraviglie

WunderKammer Orchestra

La parola “orchestra” fa immediatamente pensare a compagini di grandi dimensioni capaci di un suono potente per l’esecuzione del grande repertorio sinfonico, la cui attualità e modernità si esprimono alla condizione irrinunciabile di un’esecuzione perfetta. 

Ma “orchestra” è anche un più piccolo e comunque diversificato gruppo di strumenti, in grado di esprimere i colori e i timbri sinfonici senza la massa sonora necessaria per riempire spazi di grandi dimensioni:  per esempio l’orchestra da camera, la Kammerorkester, per cui hanno scritto tutti i più grandi compositori degli ultimi secoli. 

In questa prospettiva, abbiamo dato vita alla WunderKammer Orchestra con l'obiettivo di portare "al limite" il concetto di orchestra da camera. Ogni strumento dell’orchestra è infatti presente, ma è rappresentato da un solo esecutore. I colori sinfonici ci sono tutti, ma la cura e la raffinatezza del suono sono quelli della musica da camera. 

La WunderKammer Orchestra è quindi un’orchestra da camera ad organico variabile, che a seconda delle esigenze e dei progetti può andare da un ensemble di dimensioni ridotte (8-15 elementi) o, se necessario, fino ad un organico sinfonico pieno.

Un'orchestra “senza grassi aggiunti”, che studia e suona con la consapevolezza di un complesso cameristico.

Perchè WunderKammer Orchestra?

La “Wunderkammer”, o camera delle meraviglie, era il luogo dove i re – ma anche gli studiosi o gli uomini di cultura, come il filosofo gesuita Athanasius Kircher – conservavano gli oggetti straordinari e meravigliosi, le cosiddette “mirabilia”. Erano oggetti riportati da paesi lontani, meglio se al di là del mare, reperti naturali con caratteristiche eccezionali (i cosiddetti “naturalia”), oppure macchine ingegnose prodotte dall’uomo, come le macchine geocicliche, o gli automi (detti “artificialia”).

La WunderKammer è la metafora perfetta del luogo in cui ogni bambino conserva i suoi tesori, gli oggetti significativi della sua vita: il sasso dalla forma strana, la foglia secca, la piuma di gabbiano. 

L’idea di gioco, di stupore, insieme a quella importantissima dell’infanzia – che è l’età delle cose superflue ma al tempo stesso indispensabili (come la musica) – trasudano dal concetto di WunderKammer e ne costituiscono i concetti-chiave.

Quindi perché limitarsi a fare musica da camera quando possiamo fare una “musica da camera delle meraviglie”?  Ossia una musica che vuole mettere al primo posto proprio l’impegno volto all’educazione e all’istruzione che dovrebbero essere le basi di ogni paese civile.